Gli anni ’70 rappresentano un decennio di libertà, di trasgressione, di lotte politiche ma anche di grande creatività in tutti i campi. Sono anni che videro la nascita di innovazioni rivoluzionarie, proiettate verso un futuro che si preannunciava roseo. Lo stile di questi anni si riconosce immediatamente perché si contraddistingue per i suoi colori e i materiali innovativi, uno stile carico di contrasti audaci ed anticonformisti sia nell’ambito della moda che dell’arredamento.

Le grandi conquiste sociali si ripercuotono inevitabilmente sul modo di comunicare; anche la tecnologia fa passi da gigante con lo sviluppo dei primi moderni computer (come dimenticare il COMMODORE PET), delle prime calcolatrici elettroniche e dei primi videogiochi elettronici come l’intramontabile PacMan.

In questi anni creativi impazza la musica pop e rock ma i grandi protagonisti delle più importanti e significative rivoluzioni sociali sono loro: i figli dei fiori che con il loro inconfondibile stile hippy segnano un profondo cambiamento negli usi e costumi della società occidentale che vede i giovani in prima linea in questo processo di rinnovamento e di contestazioni in cui cercano di far comprendere l’importanza della libertà, della pace e del futuro.

In questo clima generale, lo stile di arredamento cambia notevolmente semplificandosi, ma diventando sempre più funzionale e anche in questo campo le parole d’ordine sono innovazione, immaginazione e creatività. Si inizia a porre una particolare attenzione alle soluzioni salvaspazio, come i tavoli e tavolini estensibili e i mobili assumono linee minimali e semplici, con forme che diventano sempre più innovative. Un esempio fra tutti è il divano Anfibio.

Anfibio è stato un oggetto cult nel suo genere, figlio del grandioso progettista Alessandro Becchi, che con le sue notevoli capacità ha saputo portare all’interno del marchio Giovannetti una ventata di innovazione e freschezza. Il suo design lo ha reso un elemento d’arredo originale e funzionale, realizzato in modo che avvolgesse completamente il corpo e che potesse essere modificato in base alla posizione che si voleva assumere. Uno strumento unico, a completa disposizione dell’uomo, ma che è riuscito ugualmente a mantenere elevata la sua eleganza e la sua bellezza estetica.

Considerato un prodotto assolutamente originale nel panorama del design italiano, Anfibio venne immediatamente selezionato per partecipare a quell'evento comunicativo di estrema rilevanza per tutto il design italiano che fu la mostra Italy: The New Domestic Landscape curata da Emilio Ambasz al MoMA di New York.

Il divano Anfibio è in seguito entrato a far parte delle collezioni di numerosi musei internazionali e anche dello showroom di Ermanno Dammacco Arredamenti!